domenica 4 marzo 2018

PLATONE E L'ACCADEMIA
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Il più importante allievo di Socrate è stato Platone, uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi. Nella sua riflessione il tema centrale è quello della giustizia. Dopo la condanna di Socrate si allontana da Atene per realizzare una città ideale, sviluppata nella sua opera "Repubblica", ma fallisce nel suo intento. Fonda così nel 387 a.C. l'Accademia. Elabora un progetto educativo con lo scopo di preparare il nuovo ceto politico, e per trasformare la realtà politica occorre una rivoluzione culturale, che giunga a fondare una nuova tavola di valori. Oltre ai passaggi che compie Socrate, Platone intende rintracciare varità e valori immutabili da realizzare tra gli uomini. E' comne se Platone considerasse i concetti bene, giusto, ecc, una sorta di "oggetti speciali" che chiama in molti modi, soprattutto idee. Quindi l'educazione è un percorso di conoscenza nel quale vengono selezionatii governanti e formati i cittadini. Secondo Platone i filosofi devono andare al governo o diventare consiglieri dei governanti.Filosofia, educazione e politica sono strettamente connesse, per realizzare la giustizia. Dice che uno stato è giusto se gli uomini contribuiscono al suo mantenimento a seconda delle proprie capacità. 

Platone identifica tre tipi di cittadini:
-i produttori, assicurano il benessere materiale della città come agricoltori, artigiani e mercanti, nei quali prevale la virtù della temperanza.
-i guerrieri, garantiscono la difesa della città e in loro prevale la virtù del coraggio.
-i reggitori, nei quali prevale la virtù della saggezza, ai quali è affidata la guida dello stato. 

Lo stato di Platone è una meritocrazia e la sua effettiva realizzazione è affidata al controllo dello stato, infatti è lo stato che si occupa di ogni aspetto della vita sociale. Platone si interessa soprattutto dell'educazione delle classi sociali superiori. 

I guerrieri seguono un'educazione tradizionale:
-fino a diciotto anni seguono un'educazione comune tra maschi e femmine che inizia con la musica e la ginnastica, per creare un'armonia psico-fisica e per una formazione militare.
-dai diciotto ai vent'anni i maschi seguono l'efebato, servizio militare.
-dai venti ai trent'anni si rafforzano gli studi di matematica, già iniziati nell'infanzia con il calcolo e la geometria.
-a trent'anni si affronta la dialettica, la filosofia come ricerca della verità e del bene.
-a trentacinque anni i selezionati come futuri governanti si dedicano ad un intenso studio della filosofia per quindici anni.
-a cinquant'anni chi supera l'ultimo esame si dedica alla guida dello stato.

Più tardi Platone scrive un'altra opera intitolata "Le Leggi", in cui estende l'educazione a tutti i cittadini liberi e prevede una formazione prescolare che tenga conto delle affettività dei bambini con attività basate interamente sul gioco. Platone innesta la propria dottrina della conoscenza sulla concezione che ci sia una stretta concezione tra bellezza e giustizia. 

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